Mosasaurus – la novità del Jurassic World

di Igor Carta

Dinosauri, rettili volanti e marini, al Jurassic World davvero non manca nulla

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Fino ad oggi abbiamo descritto quelli che sono stati i protagonisti principali della saga di Jurassic Park, ma oggi parliamo dell’attrazione inedita del nuovo Jurassic World. Quando già una decina di anni fa si parlava di un quarto capitolo della serie fin da subito si ventilò come “nuova frontiera” quella dei rettili marini; tutti gli altri, TRex, Sauropodi, Stegosauridi, Triceratops e rettili volanti hanno avuto il loro momento di gloria nei film di Spielberg, ed il regista Colin Trevorrow ha ben pensato di rendere reale tale ambizione. Il Mosasaurus presente nella pellicola ora nelle sale è ben più grosso degli esemplari fossili finora rinvenuti, tuttavia assai rispettabili, tra i 5 e i 17 metri di lunghezza.

 

 

 

 

Mosasaurus è oltretutto il membro più conosciuto, insieme al Tylosaurus, di una nutrita famiglia di rettili marini caratterizzati dal collo corto ed il cranio simile a quello degli odierni coccodrilli, famiglia che “infestava” le acque di tutto il mondo, Antartide compreso, il fossile di un Mosasaurus fu uno dei primi ritrovamenti nel grande continente australe che con il procedere delle ricerche sta regalando sempre più sorprese in ambito paleontologico. L’altra famiglia che con i mosasauridi dominava i mari era quella dei Plesiosauridi, se non sapete di cosa parliamo il nome “Nessie” vi dirà tutto; infatti il fantomatico mostro di Loch Ness, nella rinomata bufala, venne presentato proprio così, un rettile acquatico con un lungo collo ed una testa piccola. I creatori di Nessie si ispirarono chiaramente alla famiglia degli Elasmosauridi, una delle tante che popola il vastissimo ordine dei plesiosauridi, tutti dotati di un collo con sviluppo assai variabile, da due fino ai sette metri di Elasmosaurus, il più grande della categoria con i suoi 14 metri di lunghezza. Altra famiglia piuttosto famosa era quella degli Ichthyosauria, così definita per la spiccata somiglianza sia con i pesci che con i moderni delfini, ma anche in questo caso si parla di rettili a tutti gli effetti. Lunghi circa 2 metri e presenti in tutti i mari fin dal Triassico inferiore, gli ittiosauri pare si estinsero a metà Cretaceo, probabilmente a causa della concorrenza  dei due ordini descritti in precedenza che con tutta probabilità non ebbero grandi problemi a subentrare come nuove specie dominanti.

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